Identificativo: SS20060812015IAA
Data: 12-08-2006
Testata: IL SOLE 24 ORE
Riferimenti: ECONOMIA E IMPRESE

 Pag. 15
Energia. Una parte dei due miliardi provenienti dalla sovrattassa per le rinnovabili sarà destinata agli impianti solari
Più risorse per il fotovoltaico
Un piano del ministro Pecoraro dopo il boom di richieste degli incentivi - Allo studio anche una modifica del sistema delle agevolazioni che saranno legate all'elettricità effettivamente prodotta
Giorgio Santilli
Giorgio Santilli
ROMA
Abolizione del tetto complessivo di impianti fotovoltaici incentivabili, destinazione all'energia solare di una «quota consistente» dei due miliardi di euro provenienti dalla sovrattassa per le energie rinnovabili nella bolletta elettrica, istituzione di una commissione per l'energia solare termica e fotovoltaica che entro sei mesi dovrà individuare «gli strumenti per incrementare la diffusione delle tecnologie solari a livello nazionale».
Sono le iniziative prese da Alfonso Pecoraro Scanio per accelerare anche in Italia la produzione di energia solare. Sommerso da una valanga di domande per le tariffe incentivanti agli impianti fotovoltaici (si veda Il Sole-24 Ore di ieri), il ministro dell'Ambiente rompe gli indugi e accelera le iniziative già messe in cantiere. «Dobbiamo eliminare il tetto alla potenza massima incentivabile - dice - in modo da recuperare le domande eccedenti. Ma soprattutto dobbiamo migliorare il sistema di incentivazione per evitare che queste domande restino sulla carta e si trasformino, invece, in impianti effettivamente funzionanti». Pecoraro Scanio punterà sul modello tedesco di incentivazione che lega gli incentivi all'energia effettivamente prodotta.
Le iniziative saranno prese di concerto con il ministero dello Sviluppo. Sui due miliardi di euro provenienti dalla bolletta elettrica (l'ex Cip6), Pecoraro Scanio pensa a un trasferimento dagli inceneritori agli impianti solari (termici e fotovoltaici). «Gli inceneritori - dice il Ministro - svolgono certamente un ruolo utile nel capitolo della gestione di rifiuti, ma non vedo come si possa continuare a sostenere che vadano incentivati come fonti rinnovabili cui invece vanno destinati gli incentivi».
Ma Pecoraro Scanio conta molto anche sulla Cnes, la commissione nazionale per l'energia solare, dove ha chiamato non solo rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali, ma anche associazioni delle imprese produttrici di energia e delle imprese edili, oltre a centri di ricerca, associazioni ambientaliste, associazioni consumeriste e sindacati. «Il programma dell'Unione - dice Pecoraro - ha due obiettivi da centrare entro il 2011: la riduzione del 20% dei consumi elettrici soprattutto attraverso il contenimento degli sprechi e il risparmio energetico e il 25% della produzione elettrica attraverso le fonti rinnovabili».
Il decreto istitutivo della Cnes lavorerà su sei temi: l'analisi potenziale del solare termico e del fotovoltaico; l'individuazione degli strumenti legislativi utili a rimuovere gli ostacoli alla diffusione; l'azione nel settore dell'edilizia; l'analisi delle condizioni tecniche, economiche e normative per la crescita del comparto industriale del settore; la ricerca; l'informazione.
Intanto il Garante per la concorrenza, Antonio Catricalà, ha lanciato la proposta di un "contro-cartello" all'asse Algeria-Russia, nato con l'accordo Gazprom-Sonatrach: «Una centrale d'acquisto europea del gas della quale dovrebbero far parte non solo grandi gruppi come Eni, Gaz de France e Gas Natural, ma anche i piccoli».
Grafici: Per il grafico fare riferimento al pdf